Gli uomini della Polizia di Stato hanno condotto una maxi operazione contro la ‘Ndrangheta eseguendo più di cento misure cautelari in diverse Regioni italiane.
Alle prime luci del 16 novembre è scattata una maxi operazione della Polizia di Stato contro la ‘Ndrangheta. Il blitz ha colpito in particolar modo la cosca Molè, attiva nella Piana di Gioia Tauro ma in grado di infiltrarsi anche in regioni del Centro e del Nord Italia. Si tratta di una cosca con collegamenti e attività anche internazionali.
La maxi operazione della Polizia di Stato contro la ‘Ndrangheta
Nel corso dell’operazione gli uomini delle forze dell’ordine hanno eseguito più di cento misure di custodia cautelare in diverse Regioni italiane. La cosca Molè aveva infatti rapporti con gruppi autonomi che agivano anche in regioni del Centro e del Nord Italia. Gli inquirenti parlano di una stretta sinergia tra le realtà criminali.
Le indagini degli inquirenti
Come riferito dall’Ansa, l’operazione è scattata nel corso dell’indagine sulla cosca Molè, attiva nella Piana di Gioia Tauro e in diverse regioni italiane attraverso la collaborazione con gruppi autonomi attivi soprattutto in Toscana e in Lombardia. Inoltre la cosca aveva affari di respiro internazionale. Nel corso delle operazione gli uomini delle Forze dell’Ordine hanno sequestrato una tonnellata di cocaina proveniente dal Sudamerica.
I reati contestati e le accuse a carico degli indagati
Gli indagati devono rispondere a vario titolo delle accuse di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, autoriciclaggio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, produzione, traffico e cessione di sostanze stupefacenti, usura, bancarotta fraudolenta, frode fiscale e corruzione